La scelta implica consapevolezza, un elevato grado di consapevolezza. Senza questa non vi è scelta.
La scelta comincia nel momento in cui vi disidentificate dalla mente e dai suoi schemi condizionati, nel momento in cui diventate presenti.
Fino a che non raggiungete questo punto, siete inconsapevoli dal punto di vista spirituale.
Ciò significa che siete obbligati a pensare, sentire ed agire in certi modi a seconda del condizionamento della vostra mente.
Nessuno sceglie la disfunzione, il conflitto, il dolore.
Nessuno sceglie la follia.
Accade perché non vi è abbastanza presenza in voi per dissolvere il passato, non vi è abbastanza luce per disperdere l’oscurità. Non siete completamente qui. Non vi siete ancora risvegliati del tutto. E nel frattempo la mente condizionata sta guidando la vostra vita.
Allo stesso modo, se siete una delle tante persone che hanno qualcosa in sospeso con i loro genitori, se trattenete ancora risentimento per qualcosa che hanno o non hanno fatto, allora voi state ancora credendo che essi avevano una scelta, che avrebbero potuto agire in un modo diverso. Fino a che la vostra mente, con i suoi schemi condizionati, guida la vostra vita, fino a che siete la vostra mente, che scelta avete? Nessuna. Non ci siete neppure. Lo stato di identificazione con la mente è gravemente disfunzionale. È una forma di follia.
Quasi tutti stanno soffrendo di questa malattia a vari stadi. Nel momento in cui vi rendete conto di questo, non vi può più essere risentimento. Come si può essere risentiti della malattia di qualcuno. La sola risposta appropriata è la compassione.
Se siete guidati dalla mente, non avete scelta, soffrirete le conseguenze della vostra inconsapevolezza, e creerete ulteriore sofferenza. Porterete il peso della paura, del conflitto, dei problemi e del dolore. Perciò la sofferenza creata, alla fine vi forzerà ad uscire dal vostro stato di inconsapevolezza.
NON POTETE VERAMENTE PERDONARE VOI STESSI, o gli altri fino a che traete il senso di chi siete, dal passato. Solamente avendo accesso al potere di Adesso, che è il vostro proprio potere, vi può essere un vero perdono. Questo toglie potere al passato, e così realizzate veramente che niente di quello che avete fatto o che vi è stato fatto può toccare, anche minimamente, l’essenza radiante di chi siete.
Quando vi arrendete a quello che è, diventando completamente presenti, il passato smette di avere alcun potere. Non ne avete più bisogno. La Presenza è la chiave. L’Adesso è la chiave.
Poiché la resistenza è inseparabile dalla mente, la rinuncia alla resistenza, l’abbandono, è la fine del ruolo di maestra della mente, l’impostore che finge di essere voi, il falso dio.
Ogni giudizio, ogni negatività si dissolvono.
Il regno dell’Essere, che era stato oscurato dalla mente, allora si schiude.
E d’improvviso una gran quiete si fa spazio in te, un senso di pace al di là della comprensione.
E in quella pace, vi è una gran gioia.
E in quella gioia vi è amore.
Nel più profondo nucleo vi è il sacro, l’incommensurabile, quello che non può essere nominato.
Estratto dal libro di