Dio ci ha dato la vita, ma per essere veramente vivi, non dobbiamo rimanere senza fare nulla.
Dipende da noi rafforzare la vita che abbiamo ricevuto, renderla più bella, più sottile.
La vita ha un’infinità di gradi. Chi rimane nei suoi gradi inferiori può entrare in comunicazione solo con le realtà che si trovano al suo livello. Interiormente, egli spezza il legame con la Sorgente divina, e questa separazione a poco a poco gli dà la sensazione che più niente abbia senso; per lui non esiste una potenza superiore che governa l’universo, che la si chiami Dio o con un altro nome. Quando si rimane così in basso nella propria coscienza, come si può cogliere qualcosa delle realtà sublimi? Come ci si può rallegrare dell’esistenza di Dio? Non Lo si sente né dentro di sé né all’esterno.
Per poter sentire la vita divina, occorre prima divinizzare la propria vita. Solo la vita divina dentro di noi può risvegliare i centri spirituali che ci permetteranno di sentire la presenza di Dio in noi, come pure in ogni essere e in ogni cosa.
– Omraam Mikhaël Aïvanhov –
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