La divisione giusto/sbagliato è SEMPRE falsa, perché nella creazione non ci sono errori, non possono, cioè, esistere persone o fatti oggettivamente sbagliati. Il concetto di errore è un parto della nostra mente e della sua visione adulterata, non sintetica, non animica, dell’Universo.
I vecchi schemi di pensiero della personalità – fondati sull’istinto di sopravvivenza – ci fanno odiare chi non rispetta le regole o chi è aggressivo. Questi stessi modi di pensare ci costringono a trascorrere ore e ore dentro emozioni negative – che vanno dalla rabbia al senso di impotenza – e dentro immaginazioni negative, in cui pensiamo a cosa avremmo potuto fare a ‘quel criminale per dargli una lezione’.
“Dare una lezione a qualcuno” è proprio una delle giustificazioni più utilizzate dalla mente per poter legittimare il proprio rancore: “Se qualcuno non gli dà una lezione e non gli fa capire che sbaglia, lui continuerà a sbagliare!”
Guarda caso, questo qualcuno che deve fargli capire che sbaglia siamo sempre noi!
L’educazione degli altri non ci deve interessare, almeno fino a quando non avremo trasmutato la nostra rabbia in un’emozione superiore. Solo allora possiederemo la giusta lucidità e sapremo cosa fare per agire con efficacia nel mondo. Il «discernimento» – la capacità di fare la cosa giusta al momento giusto – è una qualità che appartiene ai saggi. Anche l’alchimista può acquisire la saggezza nel momento in cui entra in contatto con la sua anima.
Il fastidio verso chi è aggressivo o non rispetta le regole è un’espressione che riguarda esclusivamente la nostra macchina biologica; è una sua caratteristica, un filtro colorato attraverso cui essa guarda il mondo. Il pirata della strada, alla pari del politico che ruba, non c’entra niente con quello che noi proviamo. Essi fanno ciò che possono, in base agli schemi incisi nei loro apparati psicofisici. Si muovono in linea con gli obbiettivi del loro personale cammino evolutivo – che è differente dal nostro – e non devono certo chiedere a noi il permesso per agire in un modo piuttosto che in un altro!
Quando vediamo qualcosa di sbagliato – al telegiornale così come nella nostra vita – e stiamo male per questo motivo… siamo noi ad avere un problema. La persona o la situazione che lo portano alla luce, non c’entrano niente!
Chi ha ragione e chi ha torto non è questione che ci riguardi; cosa sia giusto e cosa sbagliato non ci interessa. Noi non siamo giudici, siamo alchimisti che compiono un lavoro di trasformazione… e solo questo deve occupare la nostra mente.
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