Dieta mediterranea: da sei anni patrimonio mondiale dell’Umanità

dieta mediterranea

Pochi giorni fa la dieta mediterranea ha festeggiato sei anni di iscrizione al patrimonio culturale immateriale dell’Umanità: il 17 novembre 2010 l’Unesco le conferì infatti il riconoscimento, iscrivendola alla lista dei beni da tutelare.

A sei anni dall’inserimento della dieta mediterranea nel patrimonio mondiale il bilancio è positivo, tanto che Coldiretti parla di un aumento del valore del 36% per i prodotti di esportazione del ‘Made in Italy’ che fanno parte della dieta mediterranea.

Grazie a questo riconoscimento internazionale, molti prodotti come l’olio di oliva, la pasta, la frutta, il vino, gli ortaggi hanno conquistato nuovi mercati, tanto che gli Stati Uniti hanno superato l’Italia per il consumo di vino e di conserve di pomodoro. Ma quali sono i fattori che permettono il successo della dieta mediterranea?

Cos’è la dieta mediterranea?

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Negli anni ’50 uno studioso americano notò che le popolazioni del mediterraneo erano meno soggette a determinate patologie rispetto agli statunitensi. Dalle sue osservazioni nacque l’idea che la dieta mediterranea avesse un collegamento diretto con la longevità di chi la seguiva. Le sue teorie furono confermate da studi successivi tanto che seguire la dieta mediterranea è considerato oggi un elisir di benessere e longevità.

La dieta mediterranea è un regime alimentare tipico dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, come l’Italia, la Spagna e l’Africa Magrebina, e si basa sul consumo di olio di oliva (olio di origine vegetale dalle molteplici proprietà benefiche, se assunto in quantità modeste) e di molti cibi dall’elevato valore nutritivo, come la carne, il pesce, il latte, i carboidrati, la frutta e la verdura fresca, da assumere in almeno 5 porzioni al giorno.

La dieta mediterranea consiglia l’assunzione di cibi attraverso una piramide degli alimenti, elaborata negli anni ’90 (la piramide può essere consultata attraverso il sito dedicato al benessere My-personaltrainer.it), che indica cosa mangiare per seguire una dieta bilanciata e con che frequenza, indicando i cibi da consumare più spesso e quelli da assumere poche volte a settimana o al mese: all’apice della piramide sono indicati i cibi da consumare raramente, alla base ci sono invece gli alimenti da mangiare anche tutti i giorni, come frutta e verdura che, essendo ricchi di vitamine, antiossidanti e fibre, aiutano il nostro organismo a restare in salute e ad avere una maggiore longevità. La piramide indica anche il numero di porzioni di ogni alimento da assumere. Il principio basilare della dieta mediterranea è la giusta scelta degli alimenti, da assumere con moderazione e sobrietà nelle porzioni.

È vero che la dieta mediterranea fa ingrassare?

In passato alcuni dietologi e nutrizionisti hanno sostenuto che la dieta mediterranea fa ingrassare, poiché ricca di carboidrati.

Recenti studi hanno dimostrato invece che questa può essere d’aiuto al mantenimento del giusto peso corporeo, a patto che non si ecceda nel consumo di grassi e zuccheri, a tal punto che alcuni nutrizionisti la hanno posta come base delle diete da loro prescritte.

Numerosi esempi di regimi alimentari basati sulla dieta mediterranea sono presenti anche on line. Famosa è ad esempio la dieta mediterranea dimagrante da 12000 calorie, presentata in dettaglio su siti specializzati come DonnaFemminile.

Il consiglio tuttavia, se si vuole perdere peso e avere un regime alimentare corretto è di affidarsi sempre al consiglio di un nutrizionista che valuterà le soluzioni migliori da adottare in base alle proprie esigenze personali.

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