Quante volte ci siamo trovati costretti a sopportare dolori allo stomaco causati dai più svariati motivi, come rabbia repressa, cattiva digestione oppure accumulo di gas?
Mio nonno per i problemi di digestione prende un Maalox e via!
Io invece, che sono contraria all’uso smodato dei farmaci, mi sono informata sui diversi rimedi naturali che ci vengono incontro per risolvere, o perlomeno alleviare, questo fastidioso disturbo.
Se il disturbo allo stomaco é legato a gonfiore di stomaco e gas intestinali possiamo praticare alcune asana (posizioni) Yoga che facilitano la corretta digestione, stimolando la peristalsi, impedendo così l’accumulo di aria nello stomaco.
Le asana consigliate sono:
Vajrasana (POSIZIONE YOGA DEL SEME E DEL POTENZIALE CREATIVO INTERIORE) è la posizione più semplice e può essere praticata dopo i pasti per facilitare la digestione.
TECNICA:
Porsi sulle ginocchia unite con i piedi divaricati. Espirando sedersi con i glutei tra i piedi cercando di far aderire le natiche a terra.
Espirando ancora flettere il busto in avanti e toccare con la fronte a terra, far scivolare il dorso delle mani a terra fino al lato esterno dei piedi.
Rimanere nella forma del seme anche per molti minuti respirando profondamente, rilasciare tutti i muscoli e rilassare totalmente la postura facendo scivolare la coscienza sempre più all’interno fino a contattare il proprio potenziale creativo.
RISULTATI:
Questa semplice postura Yoga permette di eliminare dolori reumatici alle ginocchia e alle anche. La distensione della colonna vertebrale è indicata per combattere l’artrite e l’artrosi lombare.
L’irrorazione sanguigna che si verifica nella zona cerebrale equilibra le funzioni di tutti i centri nervosi ed è stato riscontrato che agisce anche sul riequilibrio della pressione arteriosa curando l’ipertensione e l’ipotensione.
Anche la tiroide ne beneficia, venendo stimolata dall’irrorazione sanguigna produce più Tiroxina agendo su problemi di ipotiroidismo.
Facilita la digestione e quindi può essere praticata anche dopo mangiato.
Pavanamuktasana (POSIZIONE YOGA CHE LIBERA DAI GAS) è una postura che aiuta a scaricare i gas dall’organismo e contribuisce a tonificare l’addome.
TECNICA:
I° STADIO — Sdraiarsi con la schiena piatta al suolo. Sollevare la gamba destra a 90°, piegarla, afferrare la caviglia con le mani intrecciate, serrare la gamba al torace e portare il naso verso il ginocchio. Ripetere a sinistra.
2° STADIO – Sollevare ambedue le gambe con lo stesso processo. Pressare fortemente le gambe allo stomaco e al torace.
RISULTATI:
Grasso e peso si riducono; essa aiuta la digestione e l’escrezione, libera dalla flatulenza. Attraverso questa postura l’intero peso e pressione delle gambe cadono sull’addome con il respiro si genera un benefico massaggio agli organi interni e una facilitazione all’eliminazione dei gas intestinali.
Bhujangasana (POSIZIONE YOGA DEL COBRA) è un’altra posizione utile a liberarsi dai disturbi dovuti ai gas in eccesso perché esercita pressione sulla pancia.
TECNICA:
I° STADIO: Giacere sull’addome. Le gambe avvicinate, mantenute diritte evitando di sollevarle dal suolo; portare le mani a terra vicino alle spalle, sollevare lentamente il busto fino fino a distendere le braccia, la testa un po’ all’indietro.
II° STADIO: in decubito prono (pancia a terra) portare il palmo delle mani sui glutei e facendo leva sulla muscolatura dorso/lombare sollevare il busto fino al plesso solare, la testa all’indietro.
RISULTATI:
Attraverso questa posizione Yoga l’intero canale alimentare, dalla bocca al retto, può essere purificato ed il potere digestivo aumentato.- il torace si espanderà: I gas ‘generati nello stomaco e negli intestini verranno eliminati. La vita e l’addome si snelliscono. Questa Asana è molto benefica per la colonna vertebrale tonificando i muscoli della regione sacro-iliaca, lombare e dorsale. Viene inoltre stimolata la circolazione sanguigna nelle gonadi, nelle ghiandole surrenali, nella tiroide e nel pancreas a beneficio quindi di problemi di diabete. La particolare forma della postura e siccome l’esalazione è eseguita come un serpente, è chiamata posizione del cobra.
Bharadvajasana é un tipo di torsione che coinvolge la colonna vertebrale e, alleviando lo stress, migliora le funzioni degli organi digestivi. Per praticare questa posizione vi consiglio di informarvi bene sull’esatta postura da assumere per non farvi del male! Quindi se non sapete bene come praticarla meglio lasciar stare e concentrarsi sulle asana precedenti.
Cosa ci comunica il nostro corpo
Insomma, prima di prendere medicinali, proviamo qualcosa di sano e naturale! Cerchiamo di amare il nostro corpo e soprattutto cerchiamo di capire cosa vuole comunicarci.
Secondo Nuova Medicina Germanica i problemi di stomaco sono legati all’incapacità di digerire e assimilare le cose nuove della vita. Timore delle novità. Mancata accettazione, indigestione, paura viscerale, terrore e angoscia. Impaurirsi di tutto.
Secondo Lise Bourbeau tutti i problemi di stomaco si collegano in forma diretta con le difficoltà di digerire o accettare una persona o un fatto. La persona che ne soffre manifesta intolleranza e timore per quello che non è di suo gradimento. Fa resistenza alle idee nuove, soprattutto a quelle che non sono di suo gradimento. Ha difficoltà ad adattarsi a qualcuno che va contro i suoi piani, le sue abitudini e alla sua maniera di vivere. È molto critico con se stesso e non parla con il proprio cuore.
Il messaggio che si riceve dal proprio stomaco è di evitare di controllare tutto quanto, chiudendosi alle idee degli altri. Al posto di credere di essere incapaci di far cambiare gli altri o una situazione particolare, occorre prendere coscienza della propria capacità di cambiare la propria vita. Occorre confidare negli altri, nello stesso modo in cui il proprio stomaco è capace di digerire gli alimenti che si mangiano. Non è necessario dire al corpo come essere tale o come digerire gli alimenti. La stessa cosa avviene con le persone che sono intorno. Tutti e ognuno abbiamo un modo differente di vedere la vita. Occorre accettare gli altri con amore, ovvero accettare le loro particolarità.
Laura Callegaro | Crescitaspirituale.it
Fonti:
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