Il silenzio privo di qualsiasi suono

Il silenzio privo di qualsiasi suono

La mente è un ferreo dittatore, tenta di controllare ogni cosa. E se non riesce a controllare qualcosa, lo nega; dirà che non esiste.

Prova questa meditazione prima di andare a dormire per inibire la Mente!

Laura

 Il silenzio senza suono

Esiste un silenzio che affiora solo quando sei assolutamente libero da qualsiasi controllo: discende in te. Pertanto, devi ricordare che, attraverso il tuo controllo, non farai che distrarre la tua energia.

Prima di andare a dormire, ogni sera, fa’ questa meditazione: siediti semplicemente sul letto, spegni le luci e accertati di aver concluso tutto ciò che volevi fare, perché dopo questa meditazione dovrai andare solo a dormire.

Al termine, non devi fare assolutamente nulla: colui che agisce non deve subentrare minimamente, dopo aver praticato questa tecnica.

Dovrai semplicemente rilassarti e sprofondare nel sonno, poiché di fatto il sonno sopraggiunge, non è qualcosa che puoi controllare. Nel sonno esiste una qualità che è in pratica simile alla meditazione – il silenzio – immergendosi in esso, giunge semplicemente.

Ecco perché molte persone soffrono d’insonnia: tentano di controllare perfino il sonno, da qui nasce il problema. Non è qualcosa che puoi gestire o amministrare; puoi semplicemente aspettare, puoi solo essere in uno stato d’animo rilassato e ricettivo.

Dunque, dopo questa meditazione devi semplicemente rilassarti e andare a dormire, in modo che esista una continuità, così la meditazione continuerà a fluire dentro di te: per tutta la notte quella vibrazione sarà presente.

Al mattino, quando aprirai gli occhi, sentirai di aver dormito in modo totalmente diverso. Esisterà un cambiamento qualitativo: quello non era soltanto sonno; era presente qualcos’altro, ben più profondo del sonno. Sei stato inondato da qualcosa, qualcosa che non riesci a definire, qualcosa di ignoto.

La tecnica è semplicissima.

Siediti sul letto, rilassa il corpo, chiudi gli occhi e immagina di esserti perso in una regione montuosa. La notte è buia, in cielo non c’è neppure uno spicchio di luna, e il cielo stesso è oscurato da nuvole nere. Non puoi neppure vedere una stella: il buio è assoluto, non sei neppure in grado di vedere la tua mano.

Sei perso tra quelle montagne ed è difficilissimo trovare la strada. Il pericolo ti sovrasta: a ogni istante puoi cadere in un burrone, precipitare in un abisso, dove scomparirai per sempre. Pertanto, ti muovi a tentoni, con estrema cautela. Sei totalmente all’erta, poiché il pericolo è estremo, e quando il pericolo è così grande, si deve stare molto attenti.

Questo immaginare una notte buia e una regione montuosa serve solo a creare una situazione di estremo pericolo. A quel punto sarai in uno stato d’allerta altissimo: se cadesse uno spillo, lo sentiresti. Ed ecco che, all’improvviso, ti ritrovi sull’orlo di un precipizio: senti che adesso di fronte a te non esiste alcun sentiero, e non riesci a stabilire quanto sia profondo quell’abisso; quindi prendi una pietra e la getti in quel vuoto abissale, solo per percepirne la profondità.

Aspetta e ascolta, attendi l’eco di quella pietra che colpisce una roccia. Continua ad ascoltare, continua ad ascoltare, continua ad ascoltare… ma quel suono non arriva: è come se quell’abisso non avesse fondo. E il tuo semplice restare in ascolto fa sorgere dentro di te un’immensa paura; e con quella paura, ovviamente, la tua consapevolezza diventa una fiamma.

Lascia che tutto questo prenda forma concreta nella tua immaginazione. Getta una pietra e aspetta. Continua ad ascoltare, continua ad ascoltare… tu aspetti con un anelito nel cuore, ma non giunge alcun suono. Il silenzio è assoluto.

In quel silenzio cadi addormentato. In quel silenzio privo di qualsiasi suono, addormentati.

Tratto dal libro La verità che cura di Osho.

La Verità che Cura
Una farmacia per l’anima

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