La Legge dell’Intenzione afferma che tutto quello che pensiamo nella nostra mente si riflette nella nostra Realtà con un lasso di tempo variabile. Quindi tutto ciò che si verifica nella nostra vita (situazioni, incontri, la nostra fisicità, salute o malattia) é il riflesso della nostra interiorità, delle credenze che sono radicate in noi.
Se diamo la giusta carica emotiva alle nostre intenzioni e credenze allora queste si materializzeranno nella Realtà.
Proprio per questo ogni essere umano é responsabile delle sue azioni e non possiamo dare la colpa a nessun altro per quello che ci accade nella vita. Siamo noi infatti ad attirare determinate persone ed esperienze in base ai pensieri e ai desideri che abbiamo, ai sentimenti che proviamo, a ciò di cui abbiamo bisogno in un determinato momento.
La conoscenza di questa Legge ci da l’opportunità di trasformare non solo la nostra vita ma anche quella degli altri.
Non siamo vittime che devono essere salvate! Siamo i Creatori del nostro destino.
L’essere umano si divide in due tipologie: il salvatore e colui che vuole essere salvato.
Il salvatore sente l’irrefrenabile bisogno di aiutare gli altri persino quando non viene richiesto il suo intervento. Lui deve fornire a colui che vuole essere salvato una soluzione ideale ed un pacchetto di pratici consigli da seguire.
Purtroppo la salvazione é solamente un aspetto nascosto di un Ego smisurato.
Non siamo qui, su questa Terra, per salvare qualcuno! Quando veniamo colti da un senso di salvazione verso un’altra persona é solo il nostro Ego ad emergere e non, come vogliamo credere, un senso di buonismo o compassione verso il prossimo. Rendersi conto di questo é già il primo passo per abbassare il nostro Ego e migliorare la nostra vita ed anche quella degli altri.
Possiamo fornire il nostro aiuto solamente rispettando 3 casi:
- l’aiuto ci deve essere richiesto;
- l’aiuto deve essere breve (per non creare legami e dipendenze);
- l’aiuto deve essere adeguato al problema.
Per aiutare una persona che ci chiede aiuto é necessario focalizzarsi su pensieri positivi. Ad esempio, se la persona che chiede aiuto é in balìa di una malattia, per aiutarla non dobbiamo crogiolarci nel dolore e nella compassione, ma dobbiamo starle vicino con atteggiamento fiducioso, pensando solamente alla sua guarigione.
Se siamo fermamente convinti di una cosa, allora questa succederà!
Potrà capitarci che colui che vuole essere salvato non tolleri la nostra positività. Siamo quindi di fronte ad una persona che sta bene nel suo dolore e ci ha chiesto aiuto solamente per farsi compatire. In questo caso non possiamo sovrastare i suoi pensieri, non possiamo imporci alle sue scelte. Ma possiamo comunque aiutarla creando dentro il nostro intimo pensieri positivi su di lui, visualizzandolo come se fosse già guarito!
Se riusciamo a cambiare i nostri sentimenti, siamo in grado di cambiare la materia del mondo!
Laura Callegaro | crescitaspirituale.it
1